Protezione antincendio per il settore alimentare

Sensibilizzazione in materia di prevenzione delle esplosioni di polvere

Il rispetto di standard rigorosi disciplina la progettazione di vari macchinari per la lavorazione dei prodotti alimentari: i sistemi di Firefly si allineano perfettamente a queste normative. Progettati con componenti in acciaio inossidabile e altri materiali adatti alle attività tipiche dell’industria alimentare, i sistemi Firefly garantiscono la conformità agli standard del settore.

L’impegno dell’azienda per la protezione antincendio è evidente attraverso le sue soluzioni di rilevamento delle scintille e di soppressione rapida, che impiegano tecnologie avanzate di rilevamento delle radiazioni IR e delle fiamme in combinazione con lo spegnimento a spruzzo e con nebbia d’acqua.

Il campanello d’allarme per l’industria alimentare europea è arrivato nel 1997 con la catastrofica esplosione e il crollo di un silo per cereali alto 40 metri a Blaye, in Francia, che ha causato 11 vittime. Allo stesso modo, l’esplosione del 2008 presso l’Imperial Sugar Company di Port Wentworth in Georgia è servita come promemoria significativo per gli stakeholder dell’industria alimentare nordamericana. L’incidente ha provocato un incendio devastante che ha causato 14 vittime e 38 feriti. Questi tragici eventi sottolineano l’importanza cruciale di misure proattive per prevenire i rischi legati alle polveri combustibili.

Rischi di combustione nell’industria alimentare: esplosioni legate alla polvere di zucchero e farina

I prodotti alimentari contribuiscono in modo significativo agli incendi e alle esplosioni di polveri combustibili; nel 2020 il loro peso è stato addirittura del 48%, come riportato dall’organizzazione statunitense Dust Safety Science.

Nell’industria alimentare, diversi materiali comuni hanno il potenziale di generare polvere combustibile, portando a esplosioni con un’energia eccezionalmente elevata. Si prendano in considerazione i seguenti esempi:

• Farina di frumento, con una temperatura di accensione di 440 °C in uno strato di polvere e di 440 °C in una nube di polvere.
• Zucchero, in polvere, con una temperatura di accensione di 370 °C in uno strato di polvere e di 400 °C in una nube di polvere.

È fondamentale notare che questi alimenti comuni presentano temperature di accensione relativamente basse, soprattutto se si considera che particelle al di sotto dei 650 °C non vengono percepite visibilmente come incandescenti dall’occhio umano. Ciò sottolinea il rischio intrinseco associato alla polvere combustibile nell’ambiente di lavorazione dei prodotti alimentari.